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Immagine del redattoreMarco Repetto da Roma

Il talento



Leggevo l'intervista a Pierfrancesco Favino ospite questa domenica a Che Tempo Che Fa.



“Dopo l’Accademia, dai ventitré ai trentacinque anni, tutti mi dicevano ‘Sei bravissimo’ poi, però, nessuno mi prendeva.

Continuavo a fare provini, e nel frattempo lavoravo.

Ho fatto il cameriere, il buttafuori, il pony express, le consegne dei pacchi di Natale, il servizio d’ordine fuori dalla discoteca, l’accompagnatore dei bambini sui cavalli a Villa Borghese.

La mia prima casa era un appartamento di 30 metri quadrati. A me sembrava una reggia.


Ho sempre fatto l’attore con gioia.

Io ci ho messo un sacco di tempo a riuscire a fare questo mestiere con continuità. A un certo punto ti viene la faccia giusta. A me è venuta verso i trentacinque anni, questa faccia, la mia faccia. E da lì mi sono successe le cose.


So che mi sono guadagnato tutto senza mai avere una raccomandazione, una spinta, una parola o una telefonata.

Esistono i raccomandati nel mondo del cinema, ma durano poco. La raccomandazione non può arrivare dove arriva il talento.”


"Ti viene la faccia giusta" è bellissima!


Sarà la faccia che ti viene scolpita dal profondo, dal dialogo col proprio "Sé"? Credo di si.


Il risultato migliore arriva quando poni tutte le attenzioni a scrutare dentro di te; questo dà come risultato "la faccia giusta" per un attore; per un pittore "la pennellata giusta"; per chiunque il mondo giusto costruito intorno a quello che è veramente importante per Sè.


Si chiama Conoscenza di sé stessi ed è l'unica "facoltà di percezione e apprendere” che davvero conta.


Qualcuno lo chiama talento ma si dovrebbe intendere come la capacità di comprendere, coltivare, scovare, accettare, allenare, esercitare e nutrire la propria Unicità.


Ti senti frustrato? E’ un segnale importante, il tuo profondo ti sta avvisando che sei prossimo ad un incrocio. Sei ad una svolta, puoi decidere e attingere dal tuo talento cosa è meglio fare, dove è meglio andare per te.


Quando non dedichiamo al dialogo interiore il giusto tempo, diceva uno che di genialità ne aveva esperienza “Il genio è 1% talento, 99% duro lavoro.” - Albert Einstein -


Esplorare e conoscere il nostro profondo rende il successo meno duro.


“Il talento colpisce un bersaglio che nessun altro può colpire; il genio colpisce un bersaglio che nessun altro può vedere.” -Arthur Schopenhauer-


Essere naturali con Sè è la più eccezionale vivacità inventiva e creativa che possiamo mai avere, l'unica genialità che conta.


La faccia si scolpisce col talento geniale che viene dal nostro profondo e quello che viene dal nostro profondo è la risposta al dialogo e alle attenzioni che rivolgiamo a noi stessi.


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