Costruire la felicità
- Marco Repetto da Roma

- 2 giorni fa
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La felicità è un sogno di un bambino che si realizza nella maturità.
Molti pensano che la felicità sia solo fortuna, chimica del cervello o neuro-connessioni. Ma se ti dicessi che la tua felicità l’hai murata viva proprio qui, tra gli oggetti di casa tua?
Cercatela nei dettagli di ogni materiale. L'abbiamo nascosta fin troppo bene. Perché una cosa è certa: tutti nasciamo con la nostra felicità, ma quando ci siamo sentiti aggrediti o minacciati, abbiamo creduto di doverla custodire, celare, proteggere. Forse, mentre incasellavi i mattoni del tuo ambiente per sentirti al sicuro, hai pensato di nasconderla lì dentro. E ora, paradossalmente, fatichi a ritrovarla.
La tua casa non è solo un rifugio, è lo specchio della tua "Architettura Personale". È la metafora perfetta tra l'arte del costruire edifici e l'arte di costruire Sé stessi. Se vuoi ritrovare quella felicità nascosta tra le mura, devi smettere di cercarla come se fosse un tesoro perduto e iniziare a costruirla come un architetto.
Come ci insegna il metodo CAP, la felicità non è una meta dove arrivi, ma il modo in cui viaggi.
Piccolo inciso il CAP non è un codice postale ma è una professione, la mia quella del: Coach di Architettura Personale. Questa nuova disciplina è riassunta in un manuale ancora inedito. Sarai tra i primi a essere informato sulla pubblicazione.
La felicità è "compiendo", non "conseguendo"
Non è aspettare che tutto sia perfetto, ma è la serenità d'animo che deriva dall'accordo profondo con la tua natura.
Per estrarre la felicità dai tuoi oggetti e dal tuo vissuto, ti servono due strumenti fondamentali, le vere chiavi di questo scrigno.
Primo: l'Accettazione.
La felicità nasce dall'accettazione di sé e dal coraggio di crescere ogni giorno, amando le proprie fragilità. Guarda la tua casa: accetta le sue imperfezioni come accetti le tue. Lì risiede la tua unicità.
Secondo: la Gratitudine.
La felicità è nella gratitudine. Non guardare ciò che manca al tuo arredamento o alla tua vita. Vai alla fonte dell'abbondanza ringraziando per ciò che hai già costruito. Solo così ti potrai dissetare.
Essere contento
Non cercare l'euforia momentanea. Punta a essere "contento". Sai cosa significa? Viene dal latino “continere”: contenere. Significa che la tua felicità è contenuta dentro di te, dentro le tue mura, dentro la tua struttura. Chi è contento ha una soddisfazione interiore solida, che non dipende dagli eventi esterni.
Smetti di aspettare che la felicità bussi alla porta o ti appaia ingigantita da una lente d’ingrandimento. La felicità è un sogno di un bambino che si realizza nella maturità, ed è tua responsabilità riprenderti quei mattoni e costruire lo spazio che meriti.
Vuoi imparare a progettare non solo i tuoi spazi, ma la tua vita?





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